giovedì 20 settembre 2018

Sabato 8 settembre 2018 la Libera Associazione Poeti e Scrittori si è recata in Sicilia, nella cittadina di Menfi, per la presentazione del libro del Maestro Pietro Mangiaracina La mia terra canta edito da La Versiliana editrice-Grafiche Ancora Fucecchio-Firenze. Giuseppina Morelli Presidente LAPS e Simona Dello Russo responsabile della casa editrice, hanno consegnato al Maestro una targa ad honorem in considerazione della sua attività artistica che spazia dalla musica alla poesia con sguardo attento e critico ai problemi della sua amata terra.

La suggestiva cornice della corte dominata da una secolare Bouganvillea, dello storico Palazzo Planeta di Menfi ha fatto da sfondo alla presentazione del libro del Maestro Pietro Mangiaracina “La mia terra canta.”
Alla presenza del Sindaco Marilena Mauceri, dell'Assessore alla Cultura/Sport/pubblica istruzione Nadia Curreri, del vice presidente del consiglio Dott. Delia Mangiaracina, del Dott Saverio Ardizzone Assessore alle politiche sociali, del Dott. Nino Doria rappresentante della segreteria del Presidente della Regione Sicilia, del Dott. Nino Sutera Presidente della Libera Università Rurale Saper & Sapor, del Dott. Gioacchino Mistretta presidente dell'Istituzione Culturale Federico II, dei rappresentanti del consiglio Comunale, della Consulta delle donne e di tutta la comunità menfitana.

Durante la manifestazione il Maestro Pietro Mangiaracina è stato insignito del riconoscimento della Libera Università Rurale di “Custode dell'identità Territoriale” del percorso dei Borghi GeniusLoci De.Co. Il nostro obiettivo, ha affermato Nino Sutera, è accompagnare la valorizzazione dei simboli della nostra terra, il profumo del mare, uniti alle bellezze ambientali e alle tradizioni locali. I Custodi dell'identità Territoriale, come il Maestro Mangiaracina, sono destinati ad assolvere un ruolo fondamentale, comunicare e far conoscere il territorio, il quale assume un importanza crescente anche nei confronti del visitatore e del viaggiatore, che ritrova nei luoghi un insieme di valori, ivi compresi quelli identitari.

Un pubblico entusiasta e partecipe ha seguito le performances del Maestro Pietro Mangiaracina, autore dei testi e compositore delle musiche, il quale ha conquistato la platea con la sua poliedrica interpretazione alternando la recitazione al canto con interventi musicali affidati al clarinetto. Lo accompagnavano al cajon Melchiorre Bilà e alla tastiera Rosario Baroncino creando un'atmosfera magica in un connubio tra oriente e occidente attraverso tutti i suoni del Mediterraneo.
Ponte tra culture diverse il libro “La mia terra canta” è uno sguardo critico e un atto d'amore verso la Sicilia “sono siciliano e me ne vanto!” … “se sentissi ancora qualcuno sostenere che questa è solo “terra di mafiosi” gli graffierò la faccia … arabi, normanni, spagnoli, da qui sono passati tutti hanno lasciato il loro segno: chiese, palazzi, monumenti, canzoni, cibi, libri e quadri... che meraviglia”. Cantore della sua amata terra l'autore afferma: Non saprei spiegarvelo ma è più forte di me, come se fosse una missione, sento l'esigenza di difenderla questa terra bellissima, la mia terra, la terra dove sono nato e dove vorrò essere seppellito. Terra di tutti e per tutti.”

Per Pietro Mangiaracina molto importante è che il messaggio arrivi ai giovani ed afferma: “Insegniamolo ai nostri bambini, loro sono la speranza, sono il punto di riferimento delle generazioni successive, loro sono la Sicilia di domani.” a testimonianza di questo due giovanissimi “interpreti” Mattia Turturici e Daniele Lio hanno declamato alcune poesie.

Un particolare elogio per l'interpretazione all'attore Giuseppe Briganti, alla giovane Lidia Friscia, alla rappresentante della Consulta delle Donne Marilena Taffari, a Sabrina Russo che ha danzato interpretando “La mia terra canta”.
A chiusura della manifestazione uno squisito buffet di piatti e prodotti tipici locali preparati dal gruppo “La Sicilia racconta” accompagnato dallo squisito vino Mandrarossa marchio che rappresenta l’eccellenza di “Cantine Settesoli”, nato da quelli che sono considerati come i migliori appezzamenti vitati della zona di Menfi.

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